Il recupero crediti in India nel 2021

Best practices per un’azione di recupero crediti insoluti in India. 

L’Unione Europea intende rilanciare il suo rapporto con l’India. Il Covid-19 ha condannato l’India ad una delle più marcate recessioni tra i Paesi emergenti. Con oltre 10 mln di infezioni, è la seconda nazione più colpita dalla pandemia dopo gli Stati Uniti.

L’Istituto nazionale di statistica ha previsto una contrazione del PIL del 7,7% per l’anno 2020-2021. L’OCSE prevede una flessione del 9,9% seguita da una crescita del 7,9% per l’anno corrente.La frenata della crescita economica dell’India era iniziata già prima della pandemia: nel 2019, infatti, si era già fermata al 4,2%.

Nell’attuale fase di debolezza della domanda mondiale, l’India risulta attualmente una delle poche piazze sulla quale il Made in Italy continua a crescere. Le imprese italiane e quelle indiane sono legate da una partnership sempre più stretta che si fonda su sei pilastri principali:

  • Manifattura avanzata
  • Automotive
  • Transazione energetica
  • Infrastrutture
  • Agroalimentare
  • Information technology

recupero crediti India

Gli scambi commerciali tra i due Paesi, hanno raggiunto i 9,1 miliardi di euro nel 2019, classificando l’Italia come quinto partner commerciale dell’India tra i Paesi dell’Ue.

Gli investimenti italiani in India ammontano a 6,4 miliardi di dollari con una presenza di circa 700 aziende che rappresentano marchi eccellenti nei settori della meccanica, automotive, infrastrutture, ferrovie ed energia.

A favorire l’incontro tra gli imprenditori dei due Paesi è stato un meeting online promosso dall’Associazione India-Italia per la cooperazione fra i due Paesi (Aiicp) i primi di novembre 2020: l’high level dialogue che si propone come l’avvio di una nuova fase di partnership tra Italia e India.

Anche per questo, si parla ormai da anni delle opportunità che l’India può offrire alle imprese italiane anche di medie e piccole dimensioni. È dal 2000 in poi che il mercato indiano ha cominciato a crescere davvero.

Quali sono gli Stati indiani su cui puntare ed i settori più attivi dell’economia di New Delhi?

Tra gli stati della federazione indiana, Gujarat è uno di quelli a più rapida crescita +14% di aumento di Pil in media negli ultimi cinque anni,  ed è stato capace di attrarre circa 18 miliardi di euro in investimenti esteri. Anche il Punjab ha un’economia che cresce intorno al food processing ma anche al tessile e alle energie rinnovabili. Per chi punta sul  biotech la destinazione giusta è lo Stato del Karnataka.

L’India con i suoi quasi 1,3 miliardi di abitanti, è stata appena indicata tra i 15 Paesi prioritari del nuovo Piano per il Made in Italy. Tra i comparti più interessanti spiccano l’agroalimentare e la moda. Primo produttore di generi alimentari è il West Bengal .

L’industria indiana della trasformazione alimentare, valutata a 170 miliardi di euro, cresce ad un tasso dell’11%. L’Italia, ad oggi, è il terzo esportatore in India di macchine per il food processing. Anche l’arredo e il design sono particolarmente promettenti in India, soprattutto alla luce del grande sviluppo dell’edilizia residenziale.

L’incremento delle relazioni commerciali con partners indiani ha portato con se numerosi benefici per le aziende export italiane ma allo stesso tempo ha incentivato lo sviluppo del contenzioso legato al mancato rispetto degli accordi presi.

Best practices per un’azione di recupero crediti insoluti in India

Nel caso dovessero svilupparsi problematiche legate al mancato pagamento di somme dovute, è bene sapere quale strada intraprendere al fine di evitare intoppi, opposizioni, errori che potrebbero compromettere la riuscita dell’operazione.

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Per il Codice di procedura Civile locale (1908) non si prevede la formula del ricorso per decreto ingiuntivo ma una sorta di procedura sommaria – suit for recovery – che consente di recuperare i crediti in tempi piuttosto rapidi.

Si tratta di un provvedimento emesso da un Giudice, la cui possibilità di fare opposizione è subordinata all’accettazione di quest’ultimo e solo in presenza di determinate prove.

Quando si ha la presenza di un contratto scritto, un riconoscimento di debito o una garanzia, dopo 10 giorni dalla mancata opposizione il creditore potrà richiedere un Decreto d’Esecuzione.

In mancanza di quanto sopra, il classico procedimento Ordinario diventa piuttosto problematico poiché l’Organizzazione della Giustizia non è unitaria ed il Sistema giurisdizionale si compone di diversi livelli.

Costi di Giustizia piuttosto elevati e complessità del Sistema Giudiziale sono elementi più che sufficienti per tentare la via della mediazione gestita in loco tramite legali. Inoltre, l’India non è parte di alcun trattato internazionale sul riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze.

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