Analisi del rischio di credito

Un’attenta analisi di clienti, fornitori e competitors, sia in Italia che a livello internazionale

Il Rischio di credito è uno dei rischi di mercato più analizzati. Detto anche rischio di insolvenza, corrisponde alla probabilità che, nell’ambito di un’operazione creditizia, il debitore non assolva (anche solo in parte) all’obbligazione di restituire il capitale e gli interessi al creditore.

In un’accezione più ampia, per Rischio di Credito si intende la possibilità che da una variazione inattesa del merito creditizio di un debitore derivi una variazione inattesa del valore del credito. In generale il merito creditizio può riguardare Economie, singoli Pesi ma anche imprese e istituti finanziari, fino ad arrivare a singoli prodotti finanziari. Insomma, il mercato finanziario non può prescindere dall’analisi di questo rischio. Nei mercati finanziari tutto è oggetto di stima e quindi di analisi.

  • Titoli di debito: titoli di stato (treasury bonds), e in particolare i titoli emessi da Paesi emergenti, i titoli di debito emessi da altri enti pubblici, le obbligazioni emesse da società private (corporate bonds), qualsiasi forma di finanziamento concessa alle aziende. I mutui e, in generale, il credito al consumo (vendite rateali, carte di credito, ecc.).
  • Posizioni fuori bilancio: Tra le posizioni fuori bilancio rientrano: i titoli derivati trattati nei mercati regolamentati, i titoli derivati trattati nei mercati over the counter per i quali esiste il rischio di controparte, i titoli derivati la cui attività sottostante comporta rischio di credito (ad esempio, opzioni emesse su obbligazioni) e, infine, derivati creditizi.

Esempi di rischio di credito

Tutti questi strumenti finanziari inevitabilmente scontano un grado di Rischio di Credito, ovvero il rischio che un investitore possa non vedersi rimborsato il capitale che ha investito alla scadenza. Classico caso è quello delle obbligazioni.

Una società che vuole espandersi, ma non ha sufficienti mezzi finanziari propri, può prendere a prestito i fondi necessari da un Istituto di Credito. Oppure può emettere dei titoli obbligazionari (se sussistono determinate condizioni). Focalizzando l’attenzione sui mutamenti avvenuti nelle logiche di gestione del rischio credito (derivati anche dai rinnovati processi di revisione e valutazione prudenziale delle Autorità di vigilanza Europea – SREP o dal recente Comprenshive Assessment– AQR), è necessario chiarire come oggi il Credit Risk Management costituisca un’attività complessa, che richiede tempo, esperienza e specifiche competenze che abbracciano tutte le fasi del processo del credito.

Credit Risk Management: il ruolo del Risk Manager e della qualità dei dati

Fondamentale importanza rivestono le fonti da cui poter attingere dati approfonditi, attendibili e codificabili. Risulta indubbiamente riduttivo associare alla funzione di Credit Risk Management la sola attività di produzione di modelli e di sistemi di misurazione del rischio. Le nuove modalità di coinvolgimento del Risk Management (tra le quali assumono una certa enfasi le nuove attività di controllo di secondo livello sul monitoraggio andamentale del credito) richiedono alla funzione di acquisire una più completa vision del processo di gestione e controllo del credito: da mero produttore di dati, intento a descrivere l’evoluzione dei fattori di rischio e fornire resoconti sull’affidabilità del sistema, il Risk manager deve calarsi nell’attività corrente per stimolare le unità operative a rafforzare i comportamenti virtuosi e a correggere quelli deficitari, ai fini del miglioramento continuo delle fasi del processo, mantenendo sempre la propria funzione di indipendenza e di controller di secondo livello.

È fondamentale inoltre che i soggetti facenti parte la funzione di Risk Managerment siano dotati di particolare sensibilità e capacità anche manageriale di comunicazione, in primis verso gli Organi Aziendali e di Direzione Generale, attraverso una reportistica chiara, tempestiva, coincisa e costruttiva, oltre che di collaborazione verso le altre funzioni della struttura aziendale.

Credit Risk Management integrato

Tutte le attività relative alla gestione del rischio di credito devono essere viste in maniera integrata e tutti i progetti di intervento devono essere coordinati dal punto di vista operativo e soprattutto strategico: si pensi alla definizione delle policy del credito dell’azienda su logiche commerciali, di diversificazione del portafoglio e di redditività corretta per il rischio, che devono trovare forte interazione e coerenza con gli obiettivi di rischio e soglie di tolleranza definite nell’ambito del  Risk Appetite Framework, ovvero con gli obiettivi di allocazione del capitale, calcolato sia in condizioni ordinarie, sia in condizioni di stress e nel rispetto dei livelli di adeguatezza patrimoniale e di riserve di liquidità che l’azienda deve mantenere, anche in ottica previsionale (processo ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment e “prossimamente” processo ILAAP – Liquidity Adequacy Assessment Process).

È possibile per i CFO ed il Credit Manager integrare il ruolo di Invenium nel proprio processo di Credit Management. Possiamo fungere da consulenti nell’area del credito per la definizione e l’implementazione di una credit policy.

Invenium si propone inoltre come il Servicer per la gestione e il recupero dello scaduto sia in Italia che all’estero o ancora essere utilizzati all’occorrenza su portafogli deteriorati o su single name. Oggi sempre più spesso siamo chiamati in un’attività di analisi su clienti potenziali o su clienti considerati a rischio.

Analisi del rischio di credito preliminare

Veniamo interpellati per analisi sul rischio di fornitori o sulla ricerca di asset patrimoniali eventualmente aggredibili (beni mobili, immobili e conti correnti bancari. Gestioni titoli o polizze assicurative dal contenuto finanziario). Ricerche patrimoniali che vengono eseguite in modo maniacale sia in Italia che nei 115 Paesi in cui abbiamo sviluppato una collaborazione.

Le nostre analisi sono eseguite sempre sia in ottica preventiva ma anche e soprattutto con una visione predittiva; ovvero la verifica ex ante dell’asset class eventualmente aggredibili in caso di default o di mancato rispetto delle condizioni di pagamento.

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